Proprio così, succede a Lignano, Città di mare, che ci si veda costretti a vendere la barchetta a vela (laser), dopo 40 anni di pratica, sia pure tra mille difficolta’, per l’impossibilità di un normale utilizzo stanti la grave assenza, già dalla stagione 2013, del corridoio di uscita in mare all’Ufficio 4 di Lignano Riviera, punto di aggreggazione per gli sport di mare, vela (e windsurf in particolare).
In tale punto vi era, a suo tempo, negli anni ’70, la Scuola Vela gestita da Franco Orlando, poi la scuola windsurf, ….che hanno lasciato un seguito e un radicamento creando un meraviglioso gruppo e punto di riferimento per gli appassionati di questi sport, e dove, nelle giornate particolarmente vocate, con vento sostenuto, era un paicere poter uscire e navigare a vela attirando atleti di ogni provenienza, in condizioni peraltro disagevoli per l’accoglienza turistica tradizionale, che ben poco frequentava la spiaggia ed il mare, ….
C’è chi riusciva, nelle annate migliori, ad effettuare ben 83 uscite all’anno (anche fuori stagione estiva, per passare poi a “0” uscite nell’ultimo anno) proprio da questo punto che, negli ultimi anni, è stato oggetto di intenso e massificato sfruttamento a favore del tradizionale e anacronostico turismo balnare ombrelloni+sdraio, dall’iniziale completa assenza di questi, infatti, si è passati dapprima a 3 file, alle attuali 7 file di ombrelloni e relativi accessori, relegando spazi per barchette e windsurf a miseri angoletti, per poi passare anche all’abolizione del “corridoio di atterraggio”, ovvero lo spazio acqueo delimitato da boette, riservato ai mezzi nautici, per poter uscire e rientrare sull’arenile.
E, negli ultimi anni, anche il periodo fuori stagione risultava gravemente ostacolante per chi avesse voluto uscire in mare: palizzate invalicabili che ostacolano l’accesso all’arenile dal lungomare e enormi cumuli di sabbia insormontabili riportati artificialmente a ridosso degli ingressi pedonali che hanno reso impossibile raggiungere il mare con carrellino e barchetta.
Tutto cio’ si è verificato a Lignano Riviera nonostante le innumerevoli segnalazioni, incontri, presentazioni di proposte, …… fatte dal nostro Sodalizio alle Autorità locali, alla Capitanieria di Porto ed al Concessionario dell’arenile……..
Ricordiamo, tra l’altro, che Lignano Sabbiadoro (Citta’ di mare) è particolarmente adatta alla pratica degli sport di mare, ma l’accoglienza non prevede spazi e siti dedicati adeguati, se non precarie strutture stagionali che riescono a sopravvivere, con non poche difficolta’, grazie alla passione di chi ne segue le sorti o, addirittura, come avvenuto, sono state tolte le gia’ poche e precarie possibilita’ (si pensi alla pluridecennale Scuola-
Noleggio dei fratelli Urban sempre a Riviera, o al semplice corridoio di uscita sempre a Riviera all’Ufficio4).
Nulla sono valse le richieste di ripristino di una possibilita’, di POTER ACCEDERE AL MARE IN UNA CITTA’ DI MARE, che sarebbe venuta incontro alle esigenze di appassionati, sportivi, utenti dei Concessionari e di Lignano piu’ in generale.
E’ giunta la risposta del Concessionario S.I.L. SPA che NEGA la volonta’ di riproporre tale corrodoio di uscita in tale punto e indica come utilizzabile il Corrodoio posizionato all’Ufficio 6 (a ridosso della scogliera dell’ultimo pennello in prossimità della foce del Tagliamento), non considerando, evidentemente, l’inadeguatezza e non accessibilità (l’utente che raggiunge Lignano S. via terra, oltre ad avere difficolta’ di parcheggio del veicolo in tale zona, dovra’ anche affrontare distanze improponibili con l’attrezzatura, composta, per le barchette, da carrello, barchetta, albero, vele, …… attraversare uffici spiaggia, ombrelloni, bagnasciuga ………oltreche’, a nostro avviso, per la pericolosita’ del punto di uscita posto a ridosso di una scogliera (vento e onda possono agevolmente sospingere il navigante verso la stessa), in zona caratterizzata da bassi fondali che si protendono a distanza dalla riva (ricordiamo che i mezzi a vela abbisognano di appendici immerse per poter essere governati), in specchio acqueo spesso colmo di detrriti e residui che sono insidie per la navigazione, in tratto acqueo promiscuo a zone in cui e’ vietata la balneazione e gia’ nel corso degli anni si sono verificati, purtroppo, eventi luttuosi, in promiscuotà con canale navigabile di comunicazione con il fiume Tagliamento e relativi Marina.
Un’adeguata accoglienza agli sport di mare è ancora un miraggio, anche se, fortunatamente, vi sono quelle poche realta’ ricche di passione e dedizione che, pur tra mille difficolta’ riescono a sopravvivere e trasmettere e diffondere valori sportivi, cultura di mare, ………. ma intanto troppi appassionati e sportivi continuano a migrare verso altre località piu’ sensibili e attente, e, ancor piu’ grave, chi in loco potrebbe essere spunto e motivo trainante per favorirne la diffusione, accoglienza e radicamento sul territorio è costretto a vendere il mezzo nautico (deriva a vela laser) ed abbandonare la pratica sportiva.
buon vento (se si puo’ dire!) LIGNANO
Nell’immagine Laser in navigazione nelle acque lignanesi di Riviera negli anni ’90, quando ancora si poteva uscire e rientrare dalla spiaggia all’Ufficio 4