Come segnalato da diversi armatori e dalla recente cronaca, con l’adesione alla UE la Croazia effettua anche controlli sugli adempimenti fiscali a fini IVA, ed ha riportato nei documenti scaricabili nella sezione download del nostro sito (menu’ a sinistra), tra cui pagina in inglese della sezione Dogana Croata, pagina in italiano del Ministero delle dogane croato, pagina in italiano della nostra Agenzia delle Dogane di Trieste, dettagliate indicazioni per poter navigare senza incorrere in sanzioni e/o diversi procedimenti che possono essere particolarmente onerosi (“l’iscrizione al registro in un paese membro dell’Ue e la bandiera di uno stato dell’Ue non sono prove del fatto che una determinata imbarcazione ha lo status di merce Comunitaria”. Servono dunque fattura originale o il fatidico T2L. Nel caso non ci sia più la fattura? È obbligatorio il T2L che può essere richiesto soltanto all’Ufficio doganale. In Croazia la dogana ha già fatto controlli a tappeto in tutti i marina per tutte le barche con bandiera comunitaria costringendo chi non era in regola a pagare e mettere le carte a posto. Per chi viene in Croazia con la barca? Si annunciano controlli a tappeto e chi non ha la carta verrà fermato e rischia una multa che va da mille (130) fino 100mila kune (13mila euro)”).
Oltre alla confermata e onerosa “tassa di ingresso” utilizzata per la manutenzione in efficienza di segnalazioni e servizi diportistici, alla “tassa di soggiorno”, ai biglietti di ingresso ai diversi “parchi” marini, ….. ora anche nuovi balzelli burocratici e rischio di ulteriori impreviste “spese” per navigare in Croazia ……..