Si è svolto venerdì 9 novembre presso la sede municipale un fruttuoso incontro tra le Amministrazioni pubbliche interessate (Regione – ass.re Pizzimenti, Comune Sindaco Luca Fanotto, Vice Sindaco Alessandro Marosa, Capitaneria di Porto-Comandante Raimondo porcelli, ARPA- ing. Storzi), tecnici, imprese specializzate (Cicuttin e Adriacos), docenti universitari e operatori per effettuare un approfondito confronto riguardo la situazione e le iniziative in essere in vista di prossimi interventi sul territorio.
Dalla presentazione delle linee di indirizzo espresse dalla parte politica con l’assessore regionale Pizzimenti e il Sindaco Luca Fanotto si è passati alla parte tecnico-procedurale con le puntualizzazioni su quanto fatto e sul da farsi da parte della dott.ssa Magda Uliana, direttore della Struttura regionale chee hapromosso l”incontro cui è seguito l’intervento del professionista incaricato dello studio del Passo Marittimo di Porto Lignano ing. Daniele Rinaldo e del prof. Fontolan dell’Univesità di Trieste, mentre, per quanto attiene il fiume Tagliamento, l’approfondimento è stato effettuato dall’ing. Tondello.
L’intervento dell’ing. Fontolan ha fatto emergere che, premesso che in un ambiente quale quello lignanese gli interventi di manutenzione e asporto materiali dal fondo siano la prassi per poter consentire la navigazione in sicurezza, come il Passo di Porto Lignano abbia un tracciato attuale identificato per la navigazione dalle bricole e l’esistenza di un possibile ulteriore tracciato più ad est che avrebbe il vantaggio di essere caratterizzato da profondità maggiori, e solo in un tratto di lunghezza limitata, da profondità minori sulle quali eventualmente intervenire con asporti di materiale (il tutto previa verifica della tipologia dei sedimenti e delle possibilità di riutilizzo per ripascimento).
Tale circostanza porterebbe ad effettuare una scelta di verifica accurata del materiale sul fondo in entrambe le direttrici individuate (attuale e potenziale più ad Est), intervenire per il 2019 sull’attuale percorso analogamente gli anni trascorsi, intervenire sul nuovo tracciato monitorandone i risultati onde comprendere al meglio la possibilità di utilizzo di tale nuovo tracciato in futuro ottimizzando, sperabilmente, i futuri interventi manutentivi che si auspicherebbero più limitati.
Per quanto attiene la caratterizzazione del materiale asportato la dott.ssa Uliana ha fatto emergere l’urgenza di poter disporre di linee guida che possano chiarire operativamente quanto contenuto nel DM 173/2016 come avvenuto in altre Regioni, ovvero nel creare un tavolo di lavoro-conferenza dei servizi (coprendente gli Attori Regione, ARPA ed altri) che possa comunemente accordarsi e chiarire in modo univoco onde consentire modalità operative e procedurali che possano facilitare concretamente gli interventi necessari per dragaggi e ripascimenti.
Un incontro particolarmente fruttuoso cui sicuramente ne seguiranno diversi e che vede la presenza, tra gli altri, anche di Daniele Passoni, Presidente Tiliaventum, che da anni si è attivata nel effettuare rilevazioni cadenzate sulle profondità dei fondali (pubblicandone i risultati a beneficio dei diportisti), far emergere le criticità presenti, segnalando gli incagli degli anni trascorsi, e nel promuovere uno studio mirato, sulla falsariga di ciò che è stato realizzato recentemente per tutto l’ambito lagunare ad opera delle strutture universitarie di Trieste e Udine, al fine di trovare soluzioni meno invasive possibile che facilitino il mantenimento di profondità adeguate alla navigazione in sicurezza.
Tale necessità è stata recepita a suo tempo dalla struttura tecnica dell’Ente regionale che così è espressa: “accogliendo le considerazioni formulate dall’associazione Tiliaventum si prenderà in considerazione anche la possibilità di avviare uno studio idraulico dell’ambito interessato dal canale di Lignano per valutare le dinamiche attuali del passo marittimo ed eventualmente individuare un novo asse del canale in grado di garantire pescaggi maggiori o tali da rendere maggiormente durevoli gli interventi di dragaggio”. Ora questi studi sono stati realizzati e stanno producendo i risultati di cui si è parlato proprio nell’incontro odierno.
La Struttura regionale, in questi ultimi anni molto attenta ed attiva riguardo tale via d’acqua, ha posto le basi così per la programmazione degli interventi 2019 e per le attività per i prossimi anni onde garantire rosei scenari al diportismo nautico, al corsposo indotto, alle realtà servite e in generale all’economia regionale
buon vento diportismo nautico lignanese e non solo, a presto ulteriori aggiornamenti