Vi proponiamo una profonda e dotta riflessione di un noto sportivo del mare lignanese riguardo le problematiche sulla pratica delle discipline sportive di mare a Lignano Sabbiadoro:
“In letteratura esiste il cosiddetto “topos”: una situazione ricorrente, un luogo comune. Tale è il ” cosa sarebbe successo se…” cui si ispirano molti racconti e romanzi.
Mi sono divertito a immaginare un ” cosa sarebbe successo se” i politici e i gestori della spiaggia di lignano avessero vietato l’accesso al mare in altri luoghi e epoche…
Vediamo:
-Caronte (traghettatore infernale di anime) non avrebbe potuto solcare le acque dell’Acheronte e magari avrebbe aperto un chiosco: “da Caronte, panini della Madonna”
-Mosè non avrebbe potuto dividere le acque e tutto si sarebbe risolto con un bel pranzo al sacco sulle sponde del Mar Rosso tra Israeliti e Egiziani
-Ulisse, ben lungi dal navigare verso le Colonne di Ercole, avrebbe conosciuto ben altre sirene (note prostitute di stanza a Itaca)
-Cristoforo Colombo, impossibilitato a salpare, ci avrebbe provato con la regina Isabella di Castiglia (è nota la simpatia fra i due) e avrebbe subíto l’ira del re, Alfonso, che l’avrebbe fatto uccidere malamente
-Lucia non avrebbe mai declamato lo struggente addio ai monti… Mentre Renzo più prosaicamente avrebbe urlato un “ma a chi azz devo chiedere il permesso di attraversare il lago, all’Innomoninato??”
-Il Pirata nero, Sandokan e le varie tigri della Malesia avrebbero fatto al più i bagnini, altro che pirati, mentre la perla di Labuan non sarebbe stato il nome della maestosa imbarcazione (un prahos), oltre che di Lady Marianna, ma al più un rinomato centro estetico
-Montale, non avrebbe potuto camminare sulla spiaggia, causa il nugolo di ombrelloni, e ispirarsi agli “ossi di seppia” per raccontare il “male di vivere”.
Ok, ho finito…
Buona Pasqua e buon mare a tutti”
(nell’immagine l’autore del prestigioso testo)