Si e’ svolta giovedi’ 12 gennaio 2012 la Manifestazione indetta da Assomarinas e filiera della nautica di protesta e proposta per evitare l’affossamento di tutto il settore legato alla nautica da diporto, osservato speciale e bistrattato settore dalle recenti norme della manovra finanziaria che prevedono la tassa di stazionamento per le imbarcazioni registrate, con imposizioni decisamente gravose ed eccessive e mal distribuite, oltreche’, essendo appunto tassa di stazionamento, che colpisce anche il parco imbarcazione degli ospiti stranieri faticosamente conquistati nel corso di questi decenni soprattutto dai marina del Friuli venezia Giulia.
Presente per l’occasione il presidente nazionale Assomarinas Perrocchio e tutti i rappresentanti del settore, del Friuli Venezia Giulia e del bacino lignanese in particolare (Consorzio Marine Lignano, Marina di Punta Faro, Marina Uno, Marina Punta Verde, Aprilia Marittima, Broker, mediatori, artigiani, lavoratori dipendenti, professionisti, armatori, dirigenti sportivi, operatori …….).
Da quanto sinteticamente emerso e’ ormai gia’ in fieri la migrazione di numerosi armatori verso le piu’ o meno vicine localita’ slovene, croate, montenegrine, greche ed anche turche, comportando una migrazione dei conseguienti giri di affari tanto faticosamente costruiti, cone le piu’ che ovvie conseguenze in termini di affossamento del setttore e di tutto l’indotto dell’accoglienza/ospitalita’/commercio/servizi e quant’altro, oltreche’, per rimanere nelle argomentazioni delle necessita’ di cassa dell’Amministrazione pubblica, anche di consistente decremento delle stesse: basti pensare ai mancati introiti IVA, alle conseguenti ricchieste di esenzione IVA per l imbarcazioni in leasing che saranno ospitate nei vicini paesi sopracitati, ai decrementi conseguenti i mancati introiti per i numerosi operatori locali (marine, artigiani, operatori, commercianti, ristoratori, ……) legati direttamente ai beni -imbarcazioni ed ai rispettivi armatori.
Di fronte a questo scenario da affossamento del settore gli operatori si sono mibilitati nella manifestazione di Trieste cui seguiranno in tutta Italia altri eventi e richiedendo con urgenza prioritaria l’esclusione dalla nuova imposizione per gli armatori provenienti dall”estero, e con ulteriore urgenza non tanto l’abolizione della prevista imposizione, quanto una rimodulazione e migliore e semplificata gestione della stessa a parita’ di introiti per l’Amministrazione finanziaria.
Voci di corridoio avrebbero anche parlato della seguente proposta:
-tassazione sul possesso dei beni a carico dei cittadini italiani proprietari/conduttori degli stessi (similmente quanto avviene per le autovetture)
– importo da calcolarsi su importi pari a ca. 1€uro/Kw con un minimo di 20 €uro
Tale proposta, suscettibile di verifica e correzione, potrebbe cosi’ distribuire piu’ equamente il gettito correlandolo anche ai consumi effettivi relati alle potenze dei motori e agli indiretti aspetti di rispetto ambientale, olltrecche’ essere maggiormente semplificata tutta la gestione per la registrazione delle potenze sulle licenze di navigazione, certificati d’uso, dichiarazioni di potenza dei motori e coinvolgerebbe anche quel parco natanti (mezzi di lunghezza inferiore ai 10 mt) che, pur di valori di acquisto e d’uso consistenti ,muniti di potenze e consumi anche rilevanti, sarebbero incomprensibilmente esclusi dalla normativa recentemente approvata.
staremo a vedere se vi saranno dei cambiamenti e come si potra’ riconquistare e ridare fiato ad un settore che dal 2008 al 2010 ha visto una perdita di oltre il 40% del giro d’affari.
buon vento 2012
(altre riprese dell’evento nella sezione IMMAGINI-FOTO sotto il menu’ a sinistra)