riportiamo un interessante approfondimento tratto da FareVela, Mercoledì 23 settembre, 2009 Autore: Michele Tognozzi
Roma- Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore questa interessante
lettera riguardante un problema potenziale nel rinnovo delle patenti
nautiche a chi è portatore di occhiali. Un problema, che se verificato,
sarebbe non da poco. Ringraziamo il Dottor Ugo Cimberle per l’importante
segnalazione.
“Caro Direttore,
sono un velista nonchè medico oculista e sono recentemente venuto a
conoscenza di un grosso problema riguardo al rilascio ed al rinnovo delle
patenti nautiche. Il decreto 26/7/08 n° 146 con l’allegato I (articolo27)
del 22/9/08 stabilisce che per ottenere o rinnovare la patente occorrono
minimo 3/10 naturali nell’occhio peggiore. Mi spiego meglio: è necessario
che un soggetto ad occhio nudo veda almeno la terza riga del tabellone alla
distanza prescritta. E basta un piccolo difetto refrattivo, superiore di
media ad una diottria, perchè ciò non sia possibile. In pratica chiunque
porti un paio di occhiali, anche di potere molto modesto, non potrà avere la
patente nautica, nonostante un visus corretto di 11/10 per occhio.. Assurdo,
quando per pilotare un elicottero il limite è 1/10, per non parlare
dell’automobile che non ha limiti di visus naturale ma bastano 10/10
corretti complessivi, cioè sommando i due occhi. Mi immagino che il
legislatore o chi ha proposto la norma non abbia pensato che dovranno
togliere la patente ad uno stuolo di ufficiali di marina e di ammiragli…
Per tornare ai fatti ho interpellato la guardia costiera che ha girato la
interrogazione all’ufficio competente da cui non ho ancora avuto risposta.
Tramite la mia sezione della LNI abbiamo interpellato la presidenza
nazionale ma anche da questa ancora nessuna risposta. Ho inoltre interessato
della questione la SOI, Società Oftalmologica Italiana, che si sta occupando
della questione e tra breve farà avere un parere all’autorità competente. Il
sospetto è che come al solito in Italia, di fronte a regole assurde,
prevalga la tendenza a aggirarle piuttosto che a risolvere per cui se i
medici abilitati al rilascio delle patenti non applicano la regola… e come
al solito è un problema di conoscenze e di discrezionalità. Intanto un
nostro associato si è vista negare l’idoneità ed altri ne ho sentiti.
Abbiamo calcolato che non saranno rinnovate circa il 30% delle patenti. E la
cosa non mi sembra molto giusta, neanche che a portare una barca a vela o a
motore ci sia bisogno di una vista da top gun. Certo che chi fa chirurgia
refrattiva come il sottoscritto potrebbe averne un bel guadagno, operando
tutti i patentati o candidati tali, ma non mi sembrerebbe molto corretto.
Penso che sia utile un interessamento dei media del settore, anche
pubblicando questa lettera”.
Ugo Cimberle